Somaini. Alle origini del sacro

Dal 9 Novembre 2023 al 30 Giugno 2024
Fondazione Somaini

La mostra, che segnala il recente rinvenimento di un’opera di Somaini presso la Veneranda Fabbrica del Duomo, oggi esposta permanentemente nella Sala dei Milanesi, si inserisce nelle celebrazioni del novantesimo anniversario della nascita di Enrico Crispolti, curatore del Catalogo ragionato della scultura dell’artista.

Il tema del “sacro” è presente nell’opera di Somaini all’interno del suo lavoro scultoreo che scaturisce da una riflessione su processi di rigenerazione, trasformazione, morte e rinascita, in cui il mistero e la dimensione di una vitalità ineliminabile è centrale. Rispetto alle diverse fasi della sua opera in cui emergono soggetti di matrice sacra, anche in ragione di simbologie da lui attivate autonomamente o inserite in progetti e opere realizzate su committenza, si intende soffermarsi in questa occasione su due nuclei di lavori particolarmente inerenti con l’idea di “sacro” alla quale Somaini si sente affine.
L’esposizione si suddivide appunto in due sale monografiche dedicate alla serie dei Martirii del 1958-1961, che declinano il motivo della croce, e al Grande Retablo della vita e della morte, un’ installazione realizzata tra il 1967 e il 1968.

La serie dei Martirii, complementare a quella coeva dei Feriti del 1959-1962, è da intendersi come una risposta di carattere esistenziale al clima culturale post bellico, che ha animato la creatività di molti artisti di quegli anni. La mostra presenta una dozzina di opere scelte di questo ciclo, anche di grandi dimensioni, provenienti dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano (Martirio IX. Croce consunta, 1961, bronzo), dalla Banca Popolare di Sondrio (Martirio X. Croce grande quadra, 1961, ferro) e da alcuni importanti collezionisti privati, come gli eredi dell’architetto Luigi Caccia Dominioni (Martirio V. Quadrato, 1959, bronzo in bagno di piombo), con cui l’artista ha strettamente collaborato per oltre un ventennio. In queste opere Somaini omette sistematicamente ogni accenno alla figura del crocifisso, affidando al vuoto che ne prende sovente il posto e alla finezza del modellato il compito di
trasmettere il messaggio di carattere esistenziale.

Esposta inoltre per la prima volta la versione completa del Grande Retablo della vita e della morte, un gruppo di sculture spazialmente disposte, che si configura come un primordiale luogo di culto, avviato nel 1967 e lasciato incompiuto. La ricostruzione puntuale di questa installazione è stata ora possibile grazie al recente rinvenimento di una lettera di Somaini a Enrico Crispolti del 1979. Il critico ha avuto infatti l’occasione di presentarne alcuni elementi
già nell’Omaggio a Somaini in Alternative Attuali del 1968 a L’Aquila e una versione quasi completa nella retrospettiva allestita a Mantova nel 1977. Tra le opere presentate anche il Piccolo Trono I. La Fonte, bronzo in bagno di nichel del 1967 della collezione Crispolti, da lui inserito nel volume dedicato all’Erotismo nell’arte astratta del 1977.

Completa il percorso espositivo una terza sala che presenta sculture e fotomontaggi che testimoniano il permanere del tema del martirio nella sua opera successiva, legata alla stagione della riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano, come avviene nella serie delle Carnificazioni di un’architettura (1974-78), insieme a disegni e documenti che approfondiscono la gestazione del Grande Retablo. La schedatura sistematica del fondo grafico dei disegni di Somaini ha permesso infatti di individuare negli schizzi del 1968-1970 la scultura che avrebbe completato l’installazione, fotografata nel momento stesso della sua esecuzione con il getto di sabbia a forte pressione da Ugo Mulas nell’ambito di un reportage effettuato nell’atelier dell’artista nel 1971.

Accompagna la mostra, curata da Luisa Somaini, Francesco Tedeschi e Chiara Rampoldi, un catalogo edito da Silvana Editoriale, con saggi di Francesco Tedeschi e Micol Forti e alcuni testi di approfondimento.

La mostra, organizzata con il contributo della Banca Popolare di Sondrio, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano.

La rassegna verrà affiancata da una giornata di studi ospitata, nei primi mesi del prossimo anno, negli spazi della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, coordinata da Francesco Tedeschi e Fulvio Irace con la collaborazione di Elisa Mantia e Michele Aversa, volta ad approfondire l’attività di Somaini nell’ambito dell’arte religiosa, eseguita non solo per nuove chiese, che permetterà di avvicinare i cittadini all’opera dell’artista nel territorio.

Orari di apertura
giovedì, venerdì, sabato dalle 10.00 alle 17.00

Ingresso per i visitatori in via Cassolo, di fronte al civico n. 3.

Biglietto
Ingresso gratuito, solo su prenotazione: telefonare al +39 02 583 117 07 o scrivere a fondazione.somaini@gmail.com.

Gruppi
La Fondazione organizza anche visite guidate dai curatori per gruppi organizzati. Per informazioni e prenotazioni: telefonare al +39 02 583 117 07 o scrivere a fondazione.somaini@gmail.com.


[…] Nel fare le foto a colori ho riscoperto due altorilievi che uniti erano la parte orizzontale al suolo di quel Retable, di quell’altare della Vita e della Morte che avevo iniziato nel 1967 e continuato nel 1968. Esso comprendeva i due Thanatos Athanatos come guardiani del tempio A + B a cui le due fonti C e D si contrapponevano come rappresentazione della vita. Poi le due porte o portali lacerati e semiaperti F G sul tema della morte aprivano su un grande quadrato o cubo della VITA TRIONFANTE mai andato al di là dei disegni H. Questa opera complessa non aveva mai trovato esecuzione perché allora non riuscivo a pensare e a creare l’elemento VITA. Ora che saprei farlo in tema di antropoammoniti non ho più voglia di fare un altare di questo genere. […]

Francesco Somaini a Enrico Crispolti, 23 marzo 1979, Archivio Biblioteca Enrico Crispolti, Roma